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Anno Ottavo

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Il mio blog compie oggi i suoi sette anni di vita ed io, come di consueto, segnalo l'avvenuto ingresso nel nuovo anno di pubblicazioni con un cambio di testata. Una nuova composizione di immagini va, in altre parole, a sostituire la precedente, e si tratta in genere, ma non sempre, di immagini già utilizzate nei post di questo blog. La nuova testata ne comprende diciotto, che passo adesso, secondo uno schema ormai abituale, a elencare in ordine numerico e a esplicare in maggior dettaglio.

1. Come fu che nevicò pelo e piovvero ciambelle sulla Virginia occidentale

Illustrazione di Feodor Rojankovsky per The Remarkable History of Tony Beaver di Mary E. Cober. Questa immagine, non apparsa in precedenza nel blog, proviene da Racconti e fiabe, secondo volume de I Quindici, enciclopedia per ragazzi che ha al contrario trovato ampio spazio nel blog. E in queste testate annuali, che presentano tutte almeno un'immagine tratta da un volume o l'altro dell'enciclopedia.


2. Robinson Crusoe 

Ho utilizzato questa illustrazione di Newell Convers Wyeth (1882-1945), grande vecchio della famiglia di artisti Wyeth (vedi, al riguardo, l'articolo An american family) in occasione del mio primo post sull'Autobiobibliografia.


3. Collaborative Dingo Dreaming 

Dipinto di William Sandy, sciamano e pittore australiano contemporaneo di lingua Pitjantjatjara. Nella testata di un blog intitolato al Tempo del Sogno non può mancare un'immagine relativa alla cultura aborigena australiana da cui il termine ha origine. Ho utilizzato questa immagine in apertura della seconda parte dell'articolo Scrivere fumetti: la mia esperienza personale.


4. West Brooklyn Road

Particolare di un dipinto del pittore canadese Alex Colville (1920-2013). Da me utilizzato nel blog pochi giorni fa, in apertura del secondo capitolo della serie Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta. Un'indagine sui valori: uno Speciale "involontario" tuttora in corso d'opera e nato dalla mia recentissima rilettura, dopo quasi quarant'anni, del celebre libro di Robert M. Pirsig (1928-2017).


5. Picnic at Hanging Rock

Altra presenza costante del blog fin dai suoi inizi, e elemento ricorrente nelle testate annuali, è il film di Peter Weir. A cui si è aggiunta, dal 2018, la serie televisiva Amazon Prime. Il progetto Picnic Reloaded che speravo di realizzare nel corso di quest'anno rimane, per il momento, solo uno Sguardo sul futuro.


6. Kathy e Steve

Questa immagine dell'illustratore e pittore piemontese Guido Bertello (1929-1993) è tratta dall'edizione italiana di A Cap for Kathy, prima delle Kathy Martin stories, pubblicata dalla Mondadori nel 1965 nella collana di libri tascabili per bambini e ragazzi La stella d'oro. Mi ha fatto piacere ritrovare questa mia scansione riproposta in un articolo del blog Soloillustratori.

A Kathy Martin ho dedicato i due post Imparare dalla sinistra: Kathy martin e il collettivo comunista Josephine James e America e Italia: le copertine a confronto.


7. Eugenie (Marie Liljedahl) 

Ritaglio della locandina del film De Sade 70 di Jesús Franco (1930-2013), tratto dal libro La filosofia nel boudoir del Marchese de Sade. L'ho pubblicata all'interno dello Speciale De Sade collegato all'iniziativa The Pleasure of Pain, iniziata nel blog The Obsidian Mirror nella primavera 2018 e da me continuata in questo blog nell'autunno dello stesso anno.


8. The Last Days of Summer

Parte centrale della copertina del libro fotografico The Last Day of Summer di Jock Sturges, forse il mio fotografo preferito in assoluto. Da me citato nel post Summer Cocktail, collegato al meme del 2016 Top Five dell'Estate.


9. Dio in incognito

Ritaglio dalla copertina di un'edizione discografica svedese della "suite pastorale" - per voce recitante, voci soliste, coro e orchestra - Förklädd Gud, del musicista Lars-Erik Larsson (1908-1986). Il testo recitato, del poeta Hjalmar Gullberg (1898-1961), riprende il mito greco sulla servitù forzata del dio Apollo nelle stalle del re di Tessaglia Admeto. Ho prima scritto dell'opera musicale nel post Il dio in incognito, poi del mito in questione in una serie dedicata, ferma per il momento al Quinto capitolo.


10. Walt Disney Story: particolare della splash page

Questo altro ritaglio mi è invece servito da toppa per ovviare a un vuoto nella testata altrimenti problematico da riempire. Fa parte dell'album di figurine Walt Disney Story, pubblicato dalle edizioni Lampo nel 1972, ma proviene, nel caso specifico, dal sito Le figurine degli anni '70, dove l'immagine è visibile per intero. Nel 1972 era appena nata la "moda" delle figurine fustellate autoadesive che andavano a sostituire - in questo album in particolare solo in certe pagine speciali - le classiche figurine rettangolari da incollare in spazi separati.

11. Gioele e i suoi amici

Ancora un ritaglio di copertina. Stavolta dall'album di figurine Gli amici di Gioele, pubblicato nel 1967 dal biscottificio Colussi. Lo avevo finora tenuto da parte, in vista di un possibile post della categoria Autobiobibliografia, dedicato agli album di figurine degli anni '60, che forse un giorno realizzerò. Forse.

Gioele e i suoi amici, compagni di antiche colazioni mattutine, diranno poco o niente a chi non era bambino negli anni '60, ma si tratta di una serie di pupazzetti-gadget componibili di plastica, allegati, con la relativa figurina, alle confezioni di biscotti Colussi. Raffiguravano degli animali immaginari ottenuti dalla somma di più elementi tratti da animali reali.

Questo nell'immagine, per esempio, è il Soriancammelcoiattolo accanto alla relativa figurina. Mentre il capobanda Gioele è un Falconpulcineone.



Mi è anche capitato, a onor di cronaca, di imbattermi un paio di anni fa nell'album di figurine completo in una mostra di modernariato. Ma il prezzo, decisamente poco accessibile (700 euro), mi ha dissuaso dall'aggiungerlo alla mia personale collezione.

12. The Babysitter

Poster di Michael William Kaluta con protagonista Kitty Pride (Shadowcat) degli X-Men. Mi è servito da immagine di apertura del più recente post della serie The Studio, secondo di quelli dedicati alla collaborazione tra Stephen King e Berni Wrightson (e Jeff Jones).


13. Akhnaten

Altro ritaglio discografico. In questo caso dalla copertina della prima incisione in vinile CBS Masterworks del 1987 di Akhnaten, opera lirica in tre atti del musicista contemporaneo americano Philip Glass. Ho pubblicato il suo straordinario Preludio in un post legato al Liebster Award 2016.


14. Solve et Coagula

Raffigurazione alchemica presente nel mio archivio di immagini per il blog, ma da me non utilizzata prima di adesso. Un richiamo alla mia, per il momento sospesa, antica blog novel.


15. Jungle Girl

Illustrazione del 2008 di Tom Yeats, dalla mia collezione di tarzanidi, o tarzanelle. Altra immagine presente in archivio ma mai utilizzata prima nel blog.


16. Stanlio e Ollio

Questo fermo immagine - tratto, se non mi inganno, dal film Compagno B - è in realtà una figurina scontornata che trova posto nella sezione speciale finale - dedicata ai film veri e propri della coppia comica - dell'album Le comiche di Stanlio & Ollio, pubblicato dalla Edisport nel 1973. Il resto dell'album comprendeva invece immagini tratte dai cartoni animati, come questa sotto.



17. Betty

Ed ecco un'altra immagine fin qui inedita, destinata a essere utilizzata in un post che avrei forse realizzato questo mese, se non fosse subentrato Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta. Tutto rimandato a data da destinarsi.


18. Sfero

Particolare dal Salvator Mundi di Leonardo Da Vinci, da me utilizzato in apertura di un minipost su Parmenide, che avevo in origine pubblicato su Facebook.

La mia idea è che la sfera rappresentata in quest'opera vinciana significhi appunto l'Uno di Parmenide, e poi di Platone, e che quindi la sua raffigurazione - che ha sollevato dubbi sull'attribuzione a Leonardo - sia volutamente non naturalistica (mancanza di deformazione prospettica degli abiti visti in trasparenza attraverso la sfera).


* * *


Chiudo con gli auguri di buon bloggheanno ai miei colleghi di nascita novembrina, in particolare a Miki Moz e Marco Lazzara (non me ne vengono in mente altri).


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