Intermezzi. Ossia post dedicati a singoli dettagli o curiosità che a mio avviso meritano di essere approfonditi, ma che, se sviluppati all'interno delle serie "ufficiali" di post, rischierebbero di rallentare o spezzare il flusso della narrazione. Questo primo si colloca esattamente tra la quinta e la sesta parte della Section Three di The Studio, dedicata a Berni Wrightson, e ha a che vedere con un personaggio dei fumetti chiamato Man-Thing. La sua storia? E' quella di uno scienziato che conduce esperimenti segreti per conto del governo degli Stati Uniti e che finisce per trasformarsi in un umanoide mostruoso a causa della reazione tra il composto chimico su cui stava lavorando e gli elementi presenti nelle acque della palude in cui affonda. Se avete l'impressione di un deja-vu, non vi state sbagliando: la storia, così riportata, è la stessa di Swamp Thing, il mostro umanoide, ex scienziato, di cui mi sono occupato pochi giorni fa. E se vi chiedete come sia possibile tutto ciò, nel seguito del post farò del mio meglio per portare un po' di chiarezza nella vicenda.

Ma cos'era successo? Perché le due case editrici rivali per eccellenza, la Marvel e la DC, escono quasi in contemporanea con un personaggio e una storia così simili, senza che sia intrapresa nessuna delle azioni legali che sono pane quotidiano in casi come questi? Proviamo a rispondere.
Le storie di debutto di Man-Thing e di Swamp Thing si differenziano in realtà abbastanza tra di loro, se non nello schema generale, almeno nei dettagli. Come ho accennato nel post precedente, il mostro-eroe della DC nasce con un'ambientazione vittoriana e solo con l'avvio della collana ufficiale, Swamp Thing, si trova a vivere le sue avventure nell'età moderna. La creatura della Marvel si muove invece, fin dall'inizio, in un'ambientazione moderna e in uno scenario da spy-story, così che le analogie vere e proprie si riscontrano piuttosto mettendo a confronto la prima storia di Man-Thing con la seconda di Swamp Thing che ne riscrive ex-novo le origini. Questo comunque non sposta di un millimetro la questione del plagio-non plagio e dobbiamo quindi indagare oltre per capirci davvero qualcosa, magari provando a spostare la visuale dalle storie e i personaggi ai loro autori.
Come già sappiamo, scrittore e disegnatore di Swamp Thing sono rispettivamente Len Wein e Berni Wrightson. Man-Thing nasce invece da un'idea di Stan Lee (che sceglie anche il nome del personaggio) e Roy Thomas, che affidano poi il soggetto a Gerry Conway, perché ne ricavi una sceneggiatura, mentre ai disegni sarà chiamato Gray Morrow. E poiché è normale che molti autori di fumetti frequentino dei loro colleghi per amicizia, al di fuori del lavoro, Gray Morrow è solito partecipare, con Roy Krenkel, Vaughn Bodé e altri illustratori, alle riunioni del venerdì sera, quando i coniugi Jones, Mike Kaluta e Berni Wrightson aprono il salotto della loro casa agli amici, mentre i due scrittori, Len Wein e Gerry Conway, abitano addirittura in uno stesso appartamento. Eppure, stando alla cronaca dei fatti così come ci è stata resa nota, Man-Thing e Swamp Thing sono due creazioni indipendenti, nate separatamente l'una dall'altra. In altri termini: Conway e Wein, l'autore Marvel e l'autore DC, lavorano separati appena da una parete ma ciascuno all'insaputa dell'altro e l'incredibile somiglianza tra le due creature e le loro storie sarebbe frutto del caso, o comunque di una coincidenza a dir poco singolare.
L'apparente difficoltà della questione si stempera tuttavia, almeno in parte, se la analizziamo ancora più a fondo; quel tanto che serve a farci scoprire che entrambi gli autori si stavano in realtà abbeverando, nello stesso momento, a una stessa fonte: un personaggio nato nel dicembre 1942 sul numero 3 di Air Fighter Comics, uno dei tanti albi a fumetti a tema bellico che andavano per la maggiore negli Stati Uniti durante la II guerra mondiale. La casa editrice era, in quel caso, la Hillman Comics e il personaggio si chiamava The Heap.
L'apparente difficoltà della questione si stempera tuttavia, almeno in parte, se la analizziamo ancora più a fondo; quel tanto che serve a farci scoprire che entrambi gli autori si stavano in realtà abbeverando, nello stesso momento, a una stessa fonte: un personaggio nato nel dicembre 1942 sul numero 3 di Air Fighter Comics, uno dei tanti albi a fumetti a tema bellico che andavano per la maggiore negli Stati Uniti durante la II guerra mondiale. La casa editrice era, in quel caso, la Hillman Comics e il personaggio si chiamava The Heap.
L'uomo vittima della trasformazione non è però, nel caso dell'"originale", uno scienziato, bensì un asso tedesco dell'aviazione che precipita con il suo aereo in una palude della Polonia nel 1918, per riemergerne, all'inizio della II guerra mondiale, trasformato in un mostro umanoide (che appare, va detto, più somigliante fisicamente a Man-Thing che a Swamp Thing). Nato inizialmente come comprimario, e avversario, dell'aviatore Skywolf, The Heap diverrà poi titolare, tra il 1946 e il 1953 - cioè sulla cresta dell'onda del successo dei fumetti dell'orrore seguito alla fine della guerra - di una propria serie di avventure sulle pagine di Airboy Comics.
E' così che l'inspiegabile coincidenza trova una sua spiegazione, alla quale possiamo aggiungere, per un chiarimento ulteriore, questa nota di Roy Thomas tratta da una sua intervista del 2008:
Gerry [Conway] ed io pensavamo che, sebbene inconsciamente, l'origine di Swamp Thing narrata sul numero 1 della serie fosse un po' troppo simile all'origine di Man-Thing apparsa un anno e mezzo prima. Sul momento ci furono anche vaghi discorsi su una possibile azione legale della Marvel, ma la cosa non ebbe seguito.
[...]
Gerry abitava con Len [Wein] in quel periodo, e ha cercato di convincerlo a cambiare l'origine di Swamp Thing. Len però non ci vedeva somiglianze ed è andato dritto per la sua strada. I due personaggi hanno poi seguito strade divergenti dopo le storie sulle origini, e alla fine quello che è successo non ha una grande importanza.
Ma torniamo adesso alle similitudini e differenze tra i due eroi mostri degli anni '70, cominciando col dire che, almeno inizialmente, la Marvel parte in vantaggio sulla DC non solo in termini di tempo ma anche di qualità. Il formato magazine che caratterizza Savage Tales, infatti, sfuggendo a molte delle restrizioni imposte dalla Comics Code Authority, fa sì che la storia ne guadagni. I disegni sono inoltre affidati a un gigante del fumetto come Gray Morrow.

Ma la vera grande sorpresa è scoprire che l'autore dei testi di questa seconda storia di Man-Thing è nientemeno che Len Wein, ossia lo scrittore del fumetto rivale Swamp Thing. Mentre i disegni sono, per la cronaca, del grande Neal Adams.
Come si vede, in questa specie di piccolo racconto giallo ambientato nel mondo del fumetto, non mancano davvero i colpi di scena.
Come si vede, in questa specie di piccolo racconto giallo ambientato nel mondo del fumetto, non mancano davvero i colpi di scena.
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L'immagine in alto sotto il titolo è un dettaglio della copertina di Swamp Thing Omnibus dipinta da Ariel Olivetti (© Marvel Comics Group, 2012).