Il protagonista di Cimmeriaè, al netto di ogni mio intento e proposito, la mia versione di Conan. Ma non era questo il mio piano originario. Ho permesso che il culto dello stile cancellasse un’altra, più peculiare, visione che avevo in mente all’inizio. Avevo solo 23 anni allora, e tuttavia avevo già sviluppato una tale quantità di manierismi grafici che la mente dei lettori identificava con il “Conan di Barry Smith”, da sentirmi affondare sotto il loro peso. Cominciavo a considerare delle nuove possibilità che non potevano concretizzarsi entro i confini del mio stile di disegnatore di fumetti. Ma avrei dovuto lottare ancora molti anni prima di poter liberare me stesso da me stesso.
Culto dello stile... manierismi grafici, scrive Barry Smith. Voglio approfittarne per aprire una parentesi nel percorso biografico del nostro e dare una risposta a una domanda implicita nel primo di questa serie di post. Forse ricorderete che avevo scritto che il mio acquisto, nell'estate 1974, nel numero 33 de Gli albi dei supereroi con la storia di Conan La notte dei giganti, aveva rappresentato una svolta nel mio modo di guardare ai fumetti. Avevo percepito, in quello stile di disegno così inusuale, qualcosa di "altro" ma ancora indefinito. Solo sette o forse otto anni dopo avrei capito in cosa consistesse esattamente quel qualcosa.

La tendenza si accentua ulteriormente in Red Nails, e ancor di più nel periodo successivo al distacco "definitivo" di Barry Smith dal mondo del fumetto. Tanto che cinque anni dopo un certo J.S. scriverà di lui, nel corso di un'intervista agli artisti di The Studio:
Quando allo Studio si parla di arte e, per caso o intenzionalmente, emerge il nome di Gabriel Rossetti, gli occhi di Barry si illuminano e subito si apre una nuova arena di dibattito. E' quasi come se lui scegliesse l'arte - e non solo l'arte, ma anche il carattere e la personalità - di Rossetti per spiegare se stesso a chi non lo comprende.
E ancora anni dopo, tornato nel mondo del fumetto, Smith progetta di realizzare con l'autore di Sandman, Neil Gaiman, una storia a fumetti con protagonisti proprio Rossetti, sua moglie Elizabeth (anche lei poetessa e pittrice) e "il più carnale dei poeti della 'scuola di poesia della carne', Charles Algernon Swindburne".
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Lord Frederic Leighton, The Maid with the Golden Hair |
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Lord Frederic Leighton, Winding the Skein (1878 ca, detail) |
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Dante Gabriel Rossetti, La pia de' Tolomei |
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Ancora a proposito di Cimmeria, Barry Smith scrive in Opus 2:

[…]
Riversai tutta la mia disperazione nella furiosa lotta per la vita o la morte con il lupo. Non avevo mai disegnato prima con così tanta passione.
Nel frattempo, nella stessa estate del 1973 in cui Barry Smith si dibatte tra esperienze per lui ancora incomprensibili e la deadline di Red Nails, l’illustratore Charles White, che lo ospita nel suo studio di New York, decide di prendersi un periodo di ferie. Prima di partire, assegna al suo giovane, occasionale collaboratore l’incarico di sostituirlo in un lavoro commissionato da una rivista, un’illustrazione ispirata alla Creazione di Adamo della Cappella Sistina. Dio e Adamo devono essere sostituiti dal loro equivalente femminile e l’illustrazione intitolarsi The Creation of Eve. L’idea, al ventitreenne disegnatore di fumetti, non piace neanche un po', ma accetta ugualmente l’incarico, più che altro come un modo per distrarsi “dalle oscure nubi cosmiche” che sente incombere su di sé. Il risultato finale è però talmente disastroso che Charles White, al suo ritorno dalle ferie, pretende indietro da lui le chiavi dello studio.
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Bozzetto preliminare per The Creation of Eve |
Da quel giorno, dovette trascorrere più o meno un anno prima che Barry Smith traesse le dovute conclusioni, non solo da quel singolo episodio, ma da tutta la sua esperienza di co-autore di Conan the Barbarian: gli era impossibile adattarsi alla visione creativa di qualcun altro, chiunque fosse, R.E. Howard o Michelangelo Buonarroti.
In quanto agli illustratori commerciali, mantiene da allora un giudizio impietoso su di loro:
In quanto agli illustratori commerciali, mantiene da allora un giudizio impietoso su di loro:
Usano il cervello, le loro mani e il loro talento per svolgere un servizio. Possono avere un’abilità e una tecnica ammirevoli, ma di regola [nel loro lavoro] non c’è nessun vero coinvolgimento personale.
Con la fine della sua relazione con Carol a completare il quadro, Barry Smith si scopre ancora una volta uno straniero in America. Sente nostalgia dei suoi amici inglesi e della sua vita ordinaria a Londra che al confronto gli appare semplice e lineare.
Solo verso la fine del 1973 comincia a recuperare e a sentirsi di nuovo quello di prima. Le esperienze fuori dell’ordinario vissute nel corso dell’estate cominciano ad apparirgli lontane e indistinte, sempre più simili a un brutto sogno. Riesce perfino a rispettare la deadline finale di Red Nails e a iniziare una nuova relazione sentimentale, con Linda Lessman, che l'anno successivo diverrà sua assistente di studio.
Ma è una tregua destinata a durare poco. L'anno si chiude per lui con altre due esperienze paranormali. Della prima tenta anche di fare una descrizione alla sua compagna Linda. Ecco cosa scrive un quarto di secolo dopo, in Opus 2, a proposito di quel tentativo:
Solo verso la fine del 1973 comincia a recuperare e a sentirsi di nuovo quello di prima. Le esperienze fuori dell’ordinario vissute nel corso dell’estate cominciano ad apparirgli lontane e indistinte, sempre più simili a un brutto sogno. Riesce perfino a rispettare la deadline finale di Red Nails e a iniziare una nuova relazione sentimentale, con Linda Lessman, che l'anno successivo diverrà sua assistente di studio.
Ma è una tregua destinata a durare poco. L'anno si chiude per lui con altre due esperienze paranormali. Della prima tenta anche di fare una descrizione alla sua compagna Linda. Ecco cosa scrive un quarto di secolo dopo, in Opus 2, a proposito di quel tentativo:
Conclusi dicendo: "Ci vorranno almeno vent'anni prima che io riesca a ricavare un minimo di senso da tutto questo". Vent'anni era così per dire, ma, a conti fatti, mi ero sbagliato solo di un anno.